Cosoleto, detto anche “Cusuleto” o “Cosalitu”, è un piccolo comune dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria, composto da due frazioni: quella di Acquaro, che ospita il Santuario di San Rocco, e Sitizano, patria dei marchesi Taccone, entrambe dalla storia antichissima.
Le origini di Cosoleto risalgono sicuramente al periodo bizantino, ma del borgo abbiamo testimonianze solo a partire dal XV secolo, quando il feudo risulta essere di proprietà della famiglia Clever.
A questa successero gli Spinelli e i Ruffo, che lo mantennero fino al 1639. In quell’anno Cosoleto fu venduto ai Francoperta, i quali lo abbandonarono per mancanza di eredi nel 1703 con la morte del principe Giuseppe, così il borgo passò nelle mani dei Tranfo.
La frazione di Sitizano fu invece a lungo posseduta dagli Spinelli, che nel XVII secolo la vendettero ai Taccone.
Una cittadina passata di mano in mano, quindi, ma che non ha mai dimenticato le sue origini: fino al XVI secolo qui si parlò il greco e tutti i riti religiosi erano praticati secondo la tradizione greco-ortodossa. Il terremoto del 1783 fu disastroso, riducendo in macerie l’antico Borgo, il Castello, il Monastero e la Chiesa di San Nicolò.
Cosoleto quindi fu ricostruita nel 1806, in una zona più sicura e nell’attuale borgo, grazie ai principi Tranfo. Divenne poi comune sotto il controllo dei Borboni.
Nel primo, ma soprattutto a partire dal secondo dopoguerra ha subito un forte flusso migratorio della sua popolazione, con un forte declino del numero di abitanti, ma nonostante l’esiguo numero di abitanti attuale, poco meno di mille anime, non è mai rimasto disabitato.
